Radon, un sensore lo misura e bonifica l'aria in edifici chiusi

Autore:
Redazione
22/01/2019 - 13:14

Un sensore che misura il radon negli edifici e che, se il livello di questo gas è troppo alto, attiva un sistema di ventilazione e bonifica. È il prototipo sviluppato nell'ambito del progetto europeo LIFE-RESPIRE (Radon rEal time monitoring System and Proactive Indoor Remediation), la cui sperimentazione è prevista nei prossimi mesi in tre comuni del Lazio, selezionati sulla base di una mappatura del territorio regionale. I risultati preliminari di questa iniziativa sono stati presentati qualche giorno fa a Roma, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Realizzato dall'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR, il Centro di Ricerca Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici dell'Università di Roma Sapienza (CERI-Sapienza), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la belga Federal Agency for Nuclear Control (FANC) e l'azienda italiana Elica. Obiettivo del progetto LIFE-RESPIRE è «misurare e risanare la qualità dell'aria negli ambienti confinati in riferimento al radon», precisa Giancarlo Ciotoli del CNR. Tra gli altri obiettivi la costruzione di un database per la raccolta delle misure relative ai livelli di radon accanto ai dati geologici, geochimici e sulle caratteristiche costruttive delle abitazioni, la predisposizione di linee guida per il rischio radon e di mappe della distribuzione delle sue concentrazioni.

I tre comuni italiani nei quali è prevista la sperimentazione sono stati selezionati tra le aree più critiche riportate nella Mappa del potenziale radon geogenico del Lazio, pubblicata nel 2017. «La Mappa è stata ottenuta elaborando gli oltre 8.000 campioni di gas del suolo, raccolti dal Consorzio RESPIRE in vent’anni di ricerche», aggiunge Ciotoli.

Da questa “radiografia” è emerso che il potenziale radon geogenico è basso nell'area vulcanica dei Colli Albani, medio nei Monti Vulsini ed elevato nei Monti Cimini. RESPIRE invia i dati del sensore a un cloud per la loro raccolta e visualizzazione in tempo reale. I prototipi inizieranno ad essere sperimentati in quindici edifici per ognuno dei tre comuni interessati entro il prossimo giugno. La raccolta dati durerà un anno.

(ANSA)

 

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