Smettere di fumare? Benefici in poche ore. L'esperto: "Pelle più giovane e..."
Pelle più giovane e maggiori prestazioni fisiche, ma ancora capelli più forti, alito più pulito e miglioramento di gusto e olfatto. Sono soltanto alcuni dei benefici dei quali potrebbero usufruire i fumatori del globo se smettessero di fumare in questo momento (si contano oltre un miliardo di fumatori che fumano circa seimila miliardi di sigarette all'anno).
La nostra chiacchierata con Pasquale Caponnetto professore in psicologia clinica e generale all'Università di Catania e consulente scientifico LIAF ha portato alla luce gli effetti delle tante campagne antifumo introdotte di recente, dall'inserimento di frasi shock sui pacchetti di sigarette, seguite da immagini forti, alle multe per chi getta a terra o fuori dal finestrino la cicca. Ma funzionano davvero?
"Sono misure introdotte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - spiega il professore Caponnetto - In UK e Usa certe tecniche hanno abbassato le percentuali di fumatori, ma molti di loro negano l'evidenza, quindi nonostante le "misure shock" spesso al fumatore basta acquistare delle custodie per occultare le immagini o le frasi shock". Quando potremmo avere dati certi? "Certamente l'anno prossimo, in Italia bisogna attendere i dati Doxa e Istat, in altri paesi anche se minimo l'impatto c'è stato, la vera novità è l'inserimento sul pacchetto di sigarette dei contatti dei centro antifumo, così da dare al fumatore il primo aggancio per uscire fuori dal tunnel della nicotina".
Ma i fumatori sono tutti gli stessi? "Assolutamente no - spiega Caponnetto - il fumatore può stare in diversi stadi: pre-conteplazione, contemplazione o di preparazione alla fine del vizio, quest'ultima fase è la più delicata, proprio qui bisogna sensibilizzare il fumatore".
Chi decide di smettere di fumare può farlo in autonomia? "Parlo da ex fumatore: il fai da te riesce soltanto nel 3% dei casi, chi va al centro antifumo smette invece con il 50% delle probabilità".
Ci sono delle categorie di fumatori più difficili? "Sicuramente i ragazzi perché legano la propria identità al pacchetto di sigarette, i giovani vivono l'illusione di immortalità, i ragazzi pensano che i tumori vengano agli altri, chi vuole smettere ha in media 40-45 anni".
Le immagini shock dunque potrebbero avere un riscontro positivo, ma sono facilmente occultabili. Esistono allora degli strumenti ancora più incisivi? "Noi esperti mettiamo a confronto immagini shock con video shock e immergiamo nella realtà virtuale il paziente, questa è una leva fondamentale soprattutto per i giovani che non vogliono cambiare, perché se diciamo "non fumare" nel paziente si crea a volte l'effetto paradosso, ovvero questo fuma ancora di più, quindi si devono percorrere varie strade".
Puntando sull'aspetto estetico si raggiungono molti risultati, "in una settimana la donna che smette di fumare acquisisce bellezza in viso, la pelle si distende come avviene con il lifting, senza bisogno di scene shock dunque, basta far vedere alle donne i benefici per indirizzarle alla sospensione della sigaretta".
E gli uomini? "Da psicologo posso dire che l'uomo è molto legato alla propria virilità - prosegue l'esperto Pasquale Caponnetto - l'impotenza è un deterrente al fumo, dunque puntare sui benefici psicosessuali aiuta molto il paziente". Chi smette di fumare infatti acquisisce maggiore resistenza e fiato, i polmoni dopo tre mesi migliorano del 30% e in soli cinque giorni viene espulsa quasi tutta la nicotina.
Perché la gente fuma? "Perché mi piace" è la risposta che ricevo più frequentemente. Ci sono persone in attesa di trapianti o con tumori che continuano a fumare, purtroppo non è soltanto questione di volontà. Non basta quindi shockarlo, ma occorre capirlo e cercare insieme la soluzione".
Un consiglio da dare ai familiari? "Il cambiamento non è immediato, bisogna fare leva sugli aspetti motivazionali - conclude il pro. Caponnetto - se un nostro caro fuma 40 sigarette al giorno, occorre diminuire gradualmente le dosi. Lo stress è una forte componente nel paziente, sostituire la sigaretta ad esempio con un hobby, magari con uno sport potrebbe essere il primo passo verso una vita senza nicotina".
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