Acqua: dipenderemo sempre di più dalle risorse idriche di montagna

Autore:
Redazione
11/07/2020 - 01:46

Quasi un quarto della popolazione mondiale nel giro di poche decine di anni dipenderà fortemente dal deflusso d’acqua proveniente dalle montagne.

Ad evidenziarlo sono gli esperti dell’Università di Zurigo che, in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Sustainability, hanno quantificato la dipendenza dalle regioni montane confrontando l'approvvigionamento e il consumo di acqua nelle aree pianeggianti del mondo con i contributi di deflusso dalle montagne.

«Il consumo mondiale di acqua è quasi quadruplicato negli ultimi 100 anni e molte aree possono soddisfare la domanda d’acqua solo grazie all’afflusso acqueo derivante dalle regioni montane», afferma Daniel Viviroli del Dipartimento di Geografia presso l'Università di Zurigo.

Basata su un modello globale ad alta risoluzione, la ricerca dà informazioni dettagliate sulla dipendenza dalle risorse idriche di montagna in tutto il mondo. «Abbiamo effettuato le analisi – continua l’esperto – grazie a una griglia regolare, confrontando poi i bacini idrografici con un’estensione minima di 10.000 chilometri quadrati. Ciò ha consentito approfondimenti altamente differenziati nelle caratteristiche e nelle peculiarità delle regioni».

La ricerca, sottolinea Daniel Viviroli, finora si è perlopiù concentrata sui bacini fluviali originari delle High Mountains in Asia, nonostante siano diverse le regioni in cui l’agricoltura irrigua dipende fortemente dall'acqua proveniente dalle aree montuose, come in Medio Oriente o in Nordafrica, Nord America, Sud America o Australia.

«Dagli anni Sessanta la dipendenza si è intensificata, nonostante l’uso più efficiente dell’acqua e un conseguente calo nel suo consumo pro capite. Le previsioni suggeriscono che la porzione di popolazione di pianura fortemente dipendente dal contributo delle acque di montagna aumenterà dal 7 al 24% entro la metà del XXI secolo», aggiunge Viviroli.

Inoltre, gli autori dello studio spiegano che una particolare attenzione è rivolta ai bacini idrografici come quelli dei fiumi Gange-Brahmaputra-Meghna, Yangtze e Indus in Asia, Nilo e Niger in Africa, Tigri ed Eufrate in Medio Oriente e Colorado in Nord America.

«Abbiamo ipotizzato uno scenario intermedio in termini di crescita della popolazione e sviluppo tecnologico, economico e sociale. Garantire la funzione delle montagne come fonti d’acqua è essenziale, e saranno necessari adeguamenti nella gestione delle risorse idriche e nuove infrastrutture. Per il futuro, sarà fondamentale che le regioni di pianura e di montagna lavorino a stretto contatto, nonostante le differenze politiche, culturali, sociali ed economiche», conclude Viviroli.

(AGI - Foto di copertina: Pixabay)

 

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