
Porta delle Farfalle: Antonio Presti dona a Librino due opere dedicate a Sant’Agata

Quest’anno anche Librino ha avuto la sua Sant’Agata. Parliamo dell’ennesimo dono del mecenate Antonio Presti, che proprio nei giorni che precedono la festa di Sant’Agata, patrona di Catania, ha accelerato l’installazione delle sculture agatine all’interno della monumentale Porta delle Farfalle - condivisa con oltre 15.000 abitanti - per consentire a migliaia di studenti delle scuole di volgere lo sguardo alla Martire e di pregare per il futuro.

A Catania la Santa è stata celebrata dal 3 al 5 febbraio, a Librino, invece, nelle mattinate dell’1 e 2 febbraio le scolaresche hanno percorso quel Muro artistico che il maestro Antonio Presti sta costruendo nel Museo a cielo aperto di Librino, per consacrare a Dio mente e cuore, con l’intercessione della Santa. Lì hanno pregato davanti alle due opere dedicate ad Agata: una realizzata dall’artista Alberto Criscione (NOPAQVIE) e una da tutte le donne del quartiere (La devozione delle mamme), firmate entrambe dall’architetto Antonio Privitera.


La seconda Opera che ha trovato spazio nell’infinito emozionale della Porta delle Farfalle è stata invece realizzata direttamente dalle mamme. Si tratta sicuramente dell’attributo più noto di Sant’Agata: i suoi seni oggetto del martirio, simboli identitari: «Volendone osservare da vicino il significato è facile constatare come amore, fertilità, maternità siano da sempre alcune delle parole associate ai seni in un gioco di antitesi continuo tra castità e sensualità», sottolinea l’architetto Privitera.

LA PORTA DELLE FARFALLE: L’OPERA
Le scuole del quartiere di Librino e i Licei Artistici della Sicilia s’incontrano nuovamente per costruire un futuro in nome dell’etica. Ecco i numeri della nuova Porta delle Farfalle: un chilometro e mezzo di muro di cemento armato, oltre 5.000 studenti di sedici licei artistici siciliani, circa 10.000 bambini delle nove scuole di Librino e le relative famiglie, più̀ di cinquanta tra artisti e architetti selezionati dalla Fondazione Fiumara d’Arte, in collaborazione con una rete di giovani curatori. Negli scorsi mesi sono stati realizzati i laboratori didattici, con il coinvolgimento delle associazioni, delle chiese, dei condomini e dei ragazzi delle elementari e delle medie di Librino: laboratori attraverso i quali gli studenti hanno potuto approfondire lo studio teorico e la scelta dei valori della vita, avendo così la consapevolezza di diventare guerrieri di luce, e successivamente la pratica della lavorazione dell’argilla. Gruppi di tutor ed esperti hanno così formato gli studenti a creare dei manufatti di terracotta con i quali hanno potuto rappresentare i loro pensieri e il senso del lavoro teorico svolto.
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