
Vino Connect Sicilia, la nuova cooperativa di comunità che unisce oltre 30 cantine dell’Isola

La costituenda cooperativa di comunità Vino Connect Sicilia sarà il nuovo acceleratore di filiera dell’Isola. È stato presentato nei giorni scorsi a Feudo Maccari, il progetto “Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini”, gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la BCC Pachino e la BCC di San Cataldo, Federcasse, Confcooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo S.p.A..
Il programma delle azioni di Vino Connect Sicilia passa dalla cooperazione tra cantine, istituzioni, musei, associazioni, sommelier e professionisti del settore e si concretizzerà in 18 mesi. La pianificazione delle iniziative punta a segnare il territorio con effetti a lungo termine che possano garantire un futuro alle terre dei vini di Sicilia. «Abbiamo ottenuto le risorse per lo sviluppo dell’enoturismo: piuttosto che segmentare gli sforzi, uniremo le potenzialità di tutti gli attori della filiera vitivinicola per strutturare azioni a lungo termine che possano potenziare le produzioni della DOC Eloro e della DOC Noto, valorizzeremo le contrade dei vini e avvieremo il cammino del Nero d’Avola che non c’è da nessun’altra parte in Sicilia; mappando il territorio abbiamo constatato che non basta una settimana per scoprire i borghi del vino», ha detto Walter Guarrasi, presidente Vino Connect Sicilia e Vivi Vinum Pachino.
«Vino Connect Sicilia sarà supportato da un finanziamento nazionale per la cooperazione di Fondo Sviluppo di cui le banche cooperative sono contribuenti: queste risorse daranno impulso allo sviluppo delle vigne e dei vini del territorio, che hanno potenzialità ancora inespresse e meritano un costante progresso», ha spiegato Concetto Costa, presidente BCC di Pachino e presidente Federcasse Sicilia che ha portato anche i saluti della BCC San Cataldo. Da remoto anche l’intervento di Sergio Gatti, direttore generale Federcasse che ha sottolineato il valore dell’iniziativa siciliana.
«La cooperativa di comunità aggrega risorse e valorizza il territorio; così sarà possibile costruire le fondamenta per azioni che potranno proseguire nel tempo e formare nuove giovani leve che animeranno la filiera vitivinicola del territorio», ha aggiunto Luciano Ventura, segretario generale Confcooperative Sicilia.
«Emerge l’esigenza di coinvolgere tutti i soggetti: dalle banche alle scuole, dalle cantine – sono oltre trenta quelle che hanno già aderito - alle associazioni, dai musei ai professionisti della filiera del vino, per raggiungere uno scopo sociale ed economico che si svilupperà grazie a iniziative congiunte e a persone che saranno formate e che lavoreranno a tempo determinato e indeterminato per sviluppare il senso della cooperazione già insito nel territorio», ha concluso Maurizio Campo, direttore di progetto per Vivi Vinum Pachino e BCC Pachino.
In copertina: Foto di Maja Petric su Unsplash
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