Quando la musica incontra e si schiera con l'ambiente

Autore:
Redazione
07/01/2016 - 11:12

"Oceans, rivers, lakes and streams have all been touched by man. The poison floating out to sea now threatens life on land. Don’t go near the water”: Oceani, fiumi, laghi e torrenti sono stati tutti toccati dall’uomo. Il veleno galleggiante in mare ora minaccia la vita sulla Terra. Non andare vicino all’acqua. Con queste parole, il noto gruppo rock'n'roll americano dei Beach Boys affrontava all'inizio degli anni '70 il tema dell'inquinamento delle acque.

Non è il primo né l'ultimo caso in cui noti esponenti di una delle più popolari forme artistiche del XX secolo, tramite la loro arte trattino argomenti di interesse generale: c'è chi ha usato la musica per condannare la guerra, per fare conoscere l'ingiustizia del razzismo e dell'omofobia. E tra i temi toccati anche il rispetto per l'ambiente e la salvaguardia della terra. 

Nei testi di molti noti brani della musica contemporanea si legge il bisogno di preservare e tutelare l'ambiente; si va da Bob Dylan, che in "A Hard Rain's Gonna Fall" riflette sulle possibili ripercussioni ambientali del fall-out atomico (brano scritto ai tempi della crisi dei missili di Cuba), a Michael Jackson "The Earth Song", da Bjork "Náttúra", brano realizzato dall'artista islandese nell'ambito di un progetto finalizzato a promuovere la salvaguardia dell'ambiente nella sua Islanda, a Laura Pausini "ma guardarti a volte che male che fa, ferita a morte dall'inciviltà", da "Sorella Terra" e molti altri ancora.

Altrettanto numerosi sono i progetti promossi da gruppi di musicisti e associazioni ambientaliste, volti a far conoscere al mondo tali gravi problematiche e a stimolare una condotta di vita ecosostenibile. Uno degli eventi più importanti, in Italia così come nel mondo, è un concerto di beneficenza (dal 2009, grazie alla collaborazione con LifeGate, sempre a impatto 0) che si svolge annualmente in diverse città del pianeta, nel giorno in cui si celebra la Giornata della Terra (22 aprile), e che raccoglie ogni anno grandissimi artisti provenienti da tutto il globo e riceve il sostegno delle più importanti organizzazioni  (FAO, UNEP, UNESCO e numerosi organi ministeriali).

 

A cura di Valerio Gullotta

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