La missione di Antonio Presti: "Proteggiamo i licei artistici, luoghi dove si educa alla Bellezza"
Proteggere l’Arte e la Bellezza, attraverso il coinvolgimento di oltre quindicimila cittadini, studenti, artisti, professionisti, in una rete di condivisione di Valori.
Questa la missione del mecenate Antonio Presti che, insieme alla Fondazione Fiumara d’Arte, da mesi sta lavorando al progetto la Porta delle Farfalle, la più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico. L’allestimento è già in corso – dopo la delibera del Comune di Catania sono stati avviati i lavori – e l’Opera monumentale sorgerà a Librino quale prosecuzione della Porta della Bellezza, realizzata quindici anni fa dallo stesso Presti ed oggi simbolo di riscatto del quartiere periferico del capoluogo etneo.
«Oggi più che mai i licei artistici, luoghi dove si educa alla Bellezza, devono essere protetti. Ho sentito la necessità, durante questo lungo processo creativo e artistico, di coinvolgere alcuni istituti siciliani per creare una vera e propria Rete di collaborazione, e tutti i dirigenti, i professori, i ragazzi hanno accettato la proposta. La scelta di difendere quei luoghi dove l’Arte nasce, si diffonde, si promuove, si alimenta di studio e analisi è di prioritaria importanza. Non possiamo parlare di Futuro senza Educazione alla Bellezza. A partire dai banchi di scuola, dove si forma la Coscienza e dove viene custodita la Conoscenza. Chi sceglie il liceo artistico sceglie il Cuore e la Visione: questi studenti devono essere protetti e rispettati. Da una parte vogliamo difendere il liceo come presidio, e dall’altra vogliamo contribuire alla formazione dei giovani che scelgono lo studio del Bello. Se questi licei spariranno ci sarà un grande vuoto nel panorama nazionale, perché non ci saranno più quelle persone preposte a custodire e garantire la ricchezza che risiede nell’Arte e che è vera Cultura», sottolinea Presti.
Puntando l’attenzione sui Licei d’Arte, Presti vuole evidenziare l’importanza che queste istituzioni scolastiche assumono nello sviluppo futuro del patrimonio storico italiano: «Librino in questo progetto vuole donare protezione e forza a tutta la rete di licei artistici siciliani. La Porta delle Farfalle è il risultato di un lavoro comune, dove Librino non ha pensato solo per se stessa, ma ha dato una vera e propria risposta etica alla società. Un quartiere, spesso dimenticato, che ha testimoniato la sua centralità, sentendo la necessità di proteggere tutti coloro che custodiscono Bellezza. Librino ama il bello e vuole sostenere i licei artistici», aggiunge il mecenate Presti.
«Il coinvolgimento dei licei artistici siciliani nella realizzazione della Porta delle Farfalle è un atto di grande generosità. Il maestro Presti negli anni ha portato avanti la sua azione nelle scuole per salvaguardare la Bellezza del nostro territorio. È importante che, dopo aver coinvolto i bambini, adesso entrino in gioco i nostri studenti, che possono donare maggiore qualità all’opera. Inoltre, grazie alla rete voluta da Antonio Presti, si può costruire un focus sui licei artistici che negli ultimi anni hanno perso attrattiva agli occhi degli studenti. Un modo tangibile per dimostrare che ogni ragazzo può produrre qualcosa che rimane nel tempo e che può essere ammirata dalle generazioni successive», spiega Cristina Cascio, dirigente scolastico del Liceo Artistico “Angelo Musco” di Catania.
«La nostra partecipazione al progetto della Porta delle Farfalle ci rende orgogliosi e ringraziamo il maestro Antonio Presti per aver coinvolto il nostro Istituto in questa avventura che dura da anni. Abbiamo partecipato con tutte le classi, il lavoro lo abbiamo già consegnato ed è in fase di premontaggio. Ci siamo trovati a fare rete con altri licei e siamo stati lieti di condividere le nostre esperienze: sono certo che da qui in avanti nasceranno nuove collaborazioni. Facendo rete tutti arricchiscono il proprio presente», spiega Concetto Veneziano, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Raeli” di Noto.
«Viva Librino. Viva i Licei Artistici», conclude Presti.
Ecco gli Istituti coinvolti nel progetto di Librino: Emilio Greco e Angelo Musco (Catania); Renato Guttuso (Bagheria); Bonaventura-Secusio (Caltagirone); Diego Bianca Amato (Cefalù); Renato Guttuso (Giarre); Raffaele Libertini (Grammichele); Ernesto Basile (Messina); Matteo Raeli (Noto); Eustachio Catalano (Palermo); Mario Rapisardi (Paternò); Galileo Ferraris (Ragusa); Manzoni F. Juvara (San Cataldo); Ciro Michele Esposito (S. Stefano di Camastra); G. Bonachia (Sciacca).
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