Rifiuti Urbani, Ispra: Sicilia pessima

Autore:
Redazione
04/11/2015 - 13:02
Discariche in Sicilia, una piaga continua
via Villa Flaminia, una delle tante discariche presenti in provincia di Catania

Ebbene, la Sicilia riesce a peggiorare la sua percentuale di raccolta differenziata che già era la più bassa d’Italia. In un solo anno si è passati da un misero 13,3% ad un penoso 12,5%. In questi dati c’è il fallimento totale del Governo Crocetta che dovrebbe a questo punto dimettersi. Nessuno era riuscito a fare peggio.

tabella dati rifiuti in Sicilia

Siamo fortemente preoccupati perché assistiamo quotidianamente al totale silenzio da parte di questo Governo Regionale che tra le altre cose si appresta a rispondere al Ministero dell’Ambiente in merito all’aggiornamento del piano Rifiuti. Il tutto continua ad avvenire nelle segrete stanze dell’Assessorato, senza coinvolgere minimamente le Associazioni che da anni sono sul territorio e che hanno ormai maturato una buona esperienza sia a livello Nazionale che Regionale. Fa impressione vedere i dati della Campania che sfiora il 50 % di raccolta differenziata su base Regionale con punte di oltre il 60 % nella provincia di Benevento. Questo miracolo è avvenuto in pochi anni, affrontando il problema in modo sistematico e non con la fretta della continua emergenza.

tabella dati rifiuti in Sicilia seconda parte

Bisogna sedersi a ragionare senza pensare alle continue emergenze, coinvolgendo i Comuni, studiando le eccellenze che nonostante tutto esistono anche in Sicilia. Ed invece niente. Silenzio. Con preoccupanti annunci di riempire la Sicilia di inutili inceneritori. Servono gli impianti alla Sicilia! Continuiamo a dirlo, servono gli impianti di compostaggio prima di tutto senza di questi anche il miglior porta a porta è destinato a fallire. È assurdo sentire l’esperienza di un piccolo comune come quello di Ferla nella provincia di Siracusa, che fa il porta a porta della frazione secca e che non può far partire la raccolta dell’umido a causa della mancanza di impianti. 

il logo dell'associazione rifiuti zero sicilia

 Ferla conta appena 3000 abitanti e come Ferla ci sono altri 200 comuni in Sicilia di piccole dimensioni che non hanno impianti in cui smaltire l’organico, frazione preziosa anche per combattere il dissesto idrogeologico a cui stiamo assistendo proprio in questi giorni. Invece di sentir parlare di questi impianti, o di linee guida che consentano ai piccoli comuni di dotarsi di impianti delocalizzati proprio per la gestione della frazione organica a km 0, si evocano sempre questi inceneritori, addirittura imposti dall’alto senza alcuna visione sulle esperienze eccellenti, che ci sono in tutta Italia (si veda ad esempio l’esperienza di Parma). Purtroppo non ci aspettiamo nulla di buono da questo Governo. Anche se siamo sempre pronti a collaborare e a stupirci se mai ci sarà un cambio radicale di rotta. 

A cura di Danilo Pulvirenti, presidente associazione Rifiuti Zero Sicilia

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