Un tripudio di polveri sottili, i nostri polmoni si corroderanno sempre più. E' una misura shock quella venuta fuori dalla votazione dell'Europarlamento che in strettissima maggioranza ha permesso l’approvazione di una modifica del regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOx, gli ossidi di azoto che sono precursori delle polveri sottili. La dose ammessa per legge è stata abbondantemente raddoppiata, le auto adesso potranno inquinare ben il 110% in più di quello che era stato stabilito prima.
Dopo i recenti scandali nelle prestigiose case automobilistiche d'Europa, dove con "trucchetti" illeciti si raggirava l'ostacolo delle emissioni, i controlli sono aumenentati. Di pari passo però anche il "tetto" massimo consentito. Un cane che si morde la coda dunque, davvero poco pare essere cambiato e la tutela dell'ambiente e della salute diventa quasi un ideale utopistico per i pochi che ancora ci credono e combattono per migliorare la qualità della vita.
Nel dettaglio: il regolamento europeo 715 del 2007 aveva stabilito che per i veicoli euro 6 il limite di emissione per gli ossidi di azoto fosse di 80 milligrammi a chilometro. Il voto del Parlamento ha fatto passare la norma proposta dalla Commissione che alza i limiti del 110%, invece di respirare 80 milligrammi di NOX per ogni chilometro per ogni macchina in circolazione, dall’anno prossimo ne respireremo 168. Fa riflettere e preoccupa che a votare favorevolmente sia stato anche il presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo.
La decisione del Parlamento europeo ha suscitato comprensibile scalpore tra la popolazione e scatenato veementi proteste da parte di associazioni e comitati ambientalisti. "I parlamentari europei che con il loro voto hanno consentito l'approvazione si sono piegati alla logica del compromesso e agli interessi delle lobby automobilistiche ignorando le migliaia di vittime causate ogni anno negli Stati europei dall'inquinamento, ma hanno pure creato i presupposti perchè il numero delle vittime aumenti ancora - sottolinea Marisa Falcone, presidente di A.D.A.S. onlus che si occupa di malattie ambiente correlate - la salute dei cittadini sarà purtroppo messa a dura prova da livelli di inquinamento in crescita vertiginosa. ".
Insomma questo Parlamento Europeo, che salvaguarda la produzione industriale dell'auto a discapito della salute pubblica, rema contro e rende vane le politiche locali antismog: raddoppiando i limiti di emissioni delle auto diesel ha praticamente nullificato i tentativi delle Amministrazioni comunali volti a migliorare la qualità dell'aria limitando o vietando il traffico veicolare.
"Se lasciare a casa auto e moto ed inforcare la bicicletta potrebbe essere la risposta di una società che il cambiamento lo compie dal basso, è doveroso in ogni caso che il Parlamento Europeo e gli Stati membri si attivino per favorire modelli di produzione sostenibili e per agevolare la conversione ecologica dei sistemi di produzione, per migliorare la qualità e l'efficienza dei trasporti pubblici e incoraggiare all'acquisto di mezzi di trasporto con motore elettrico ancora dal costo proibitivo per i più" conclude la presidente di A.D.A.S. onlus .