Esposta al Museo Salinas di Palermo statua di Atena del V secolo a.C.

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Redazione
12/02/2022 - 06:37

Grazie ad una partnership Sicilia-Grecia è giunta nei giorni scorsi a Palermo, dal Museo dell’Acropoli di Atene, la statua della dea Atena, prezioso reperto che, risalente al V secolo a.C., sarà esposto per quattro anni al Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas.

L’arrivo a Palermo della statua di Atena è stato possibile a seguito dell’accordo in base al quale la Sicilia ha concesso al Museo dell’Acropoli (per quattro anni, rinnovabili per un uguale periodo) il frammento del fregio del Partenone che, appartenuto al console inglese Robert Fagan (1761 - 1816), era custodito, dopo essere stato venduto nel 1820 alla Regia Università di Palermo, al Museo Salinas (il frammento raffigura il piede di una dea, Peitho o Artemide, con i meravigliosi drappeggi della sua veste). Un gesto, celebrato il mese scorso anche dal premier greco Kyriakos Mītsotakīs, con il quale la Sicilia ha voluto dare il proprio fattivo contributo al dibattito internazionale sul tema del ritorno in Grecia dei reperti del Partenone.

Il trasferimento a Palermo della scultura che raffigura la dea Atena, inoltre, fa segnare un primato: è, infatti, la prima volta che dal celebre Museo dell’Acropoli arriva in Sicilia, per un’esposizione di lungo periodo, una testimonianza originale della storia ateniese. Grazie all’accordo, i due musei, ma più in generale, la Sicilia e la Grecia, avviano un percorso di collaborazione nel nome della cultura, grazie al quale saranno organizzate mostre, conferenze ed attività di ricerca. Ed è particolarmente significativo che il momento ufficiale di presentazione della statua sia avvenuto lo scorso 9 febbraio, data in cui si celebra la Giornata mondiale della Lingua e della Cultura Greca. Inoltre, alla scadenza di questo periodo di quattro anni, la statua di Atena tornerà in Grecia, ma un’anfora geometrica degli inizi dell’VIII secolo a.C. arriverà a Palermo sempre dal Museo dell’Acropoli per poter essere ammirata da tutti al Salinas per quattro anni.

Realizzata in marmo pentelico alla stregua di altre che provengono dall’area del Partenone, la statua acefala di Atena raffigura la dea in questa posizione flessuosa, alla maniera dello stile attico dell’ultimo venticinquennio del V secolo a.C., influenzato dai modelli delle sculture del Partenone. La scultura sostiene il peso del proprio corpo sulla gamba destra, mentre con il braccio sinistro si appoggia probabilmente ad una lancia. Originariamente decorata con una gòrgone al centro, andata perduta, mostra Atena vestita con un peplo segnato da una cintura portata sulla vita e con un’egida stretta disposta trasversalmente sul petto.

«In questo grande salone dove sono esposte le metope dei templi di Selinunte e che è il cuore pulsante del museo tutto parla greco. Greche sono le divinità che appaiono davanti ai nostri occhi e i miti che da ogni parte ci circondano, disegnando una geografica del Mediterraneo antico che da secoli è la nostra casa comune. È dunque in buona compagnia la bella statua di Atena che viene dal santuario dell’Acropoli di Atene, prezioso ágalma che custodiremo con cura, e che particolarmente ci commuove perché è la testimonianza della lontana ma umanissima dedica di un devoto, oggi per noi senza volto né nome», ha spiegato la direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco.

In conclusione, ricordiamo che la statua di Atena è stata accompagnata in Sicilia dalla ministra della Cultura e dello Sport della Grecia, Lina Mendoni, e dal direttore del Museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis, che l’hanno affidata alla Regione Siciliana. Per l’occasione era presente anche il professor Louis Godart, presidente onorario del Comitato Internazionale per la Riunificazione dei Marmi del Partenone e Accademico dei Lincei.

 

In copertina: Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas

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