L'estate si avvicina, sei italiani su dieci ossessionati dallo sport

Autore:
Redazione
12/03/2019 - 08:04

Più di sei italiani su dieci (63%) sono ossessionati dall'attività fisica, la metà (44%) passa oltre 10 ore alla settimana in palestra, altri (25%) dalle 7 alle 10 ore.

Nel periodo che precede l'estate il richiamo della palestra diventa più forte. La preoccupazione riguarda in particolare due aspetti: non riuscire a bruciare calorie in eccesso (33%) e non rimettersi in forma per la fatidica prova costume (25%).

Emerge da uno studio di Nutrimente, associazione per la prevenzione, la cura e la conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare, condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio web su circa 1.500 italiani per comprendere il fenomeno dell'ossessione da sport che si registra in questo particolare periodo dell'anno. Secondo l'analisi la dipendenza da attività fisica porta migliaia di sportivi improvvisati a praticare la disciplina scelta in modo errato e senza risultati, ma soprattutto in modo ossessivo. Unapatologiache riguarda a sorpresa più le donne (48%) degli uomini (37%).

Sei frequentatori di palestre su dieci (61%) confessano che rimettersi in forma è il primo dei loro buoni propositi, oltre quattro su dieci (45%) vogliono guadagnare di più, mentre il 39% vuole fare nuove conoscenze. Quasi la metà (46%) ammette di aver esagerato durante l'inverno, mentre per altri le responsabilità vanno ricercate ancor prima (27%), causa il fatto di non aver ripreso la palestra dopo l'estate. Il 22% ammette di non aver mai adottato un regime alimentare corretto. Per quanto riguarda le donne quasi cinque su dieci (48%) desiderano una pancia piatta ed un girovita perfetto, tre su dieci (30%) vorrebbero glutei più sodi, mentre il 19% vuole recuperare gambe snelle e affusolate. Gli uomini desiderano invece addominali scolpiti (41%), braccia e gambe decisamente più definite (22%) e, più in generale, recuperare la massa muscolare perduta (18%).

«L'ossessione da sport, una sindrome che si concentra sul miglioramento della prestanza sportiva come se il livello fosse quello agonistico, porta la persona a cambiare totalmente lo stile di vita, partendo soprattutto da ciò che si mangia. Il rischio è che si cerchi di controllare la perdita di peso restringendo ancora di più l'alimentazione, con comportamenti scorretti e non sempre sicuri per la salute», ha commentato Sara Bertelli, psichiatra dell'Associazione Nutrimente Onlus.

(ANSA)

 

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