Libero Elio Romano 1909 - 1996, a Catania la bella antologica di un maestro del Novecento

Autore:
Redazione
21/12/2022 - 21:48

Il lirismo e la malinconia della Sicilia agraria, quella più intima e remota dell’entroterra ennese, sono ilpaesaggio del cuoredi Libero Elio Romano (1909 - 1996), artista al quale l’Accademia di Belle Arti di Catania (ABACT), in collaborazione con il Centro Studi d’Arte Elio Romano e con il Comune di Catania, ha dedicato, ventisette anni dopo la precedente (nel 1995 presso il Castello Ursino), una minuziosa e documentata mostra antologica che, ospitata al Palazzo della Cultura (Via Vittorio Emanuele, 121 - Catania), è stata inaugurata lo scorso 31 ottobre e resterà in permanenza fino al 20 gennaio 2023.

Libero Elio Romano 1909 - 1996 presenta ben cinquantasette opere selezionate dal curatore, Vittorio Ugo Vicari, storico dell’arte e docente ABACT, fra quelle meno note o del tutto inedite e provenienti da collezioni private: paesaggi rurali dalle pennellate corpose e veloci, scorci di interni, nature morte, ritratti e sculture di familiari, una raccolta di nudi (Romano aveva frequentato la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dalla fine degli anni Venti) e due marine che indagano l’intero arco produttivo dell’autore nel corso del Novecento e dei suoi eventi traumatici.

Figlio di magistrato che lo avrebbe voluto giudice, Elio Romano si è formato nelle Accademie di Belle Arti di Roma e di Firenze (in quest’ultima si è diplomato alla Regia Accademia delle Arti del Disegno). Vicino ad ambienti di intellettuali che si opponevano al regime, nel 1938 è ricercato dalla polizia politica e trova rifugio in Sicilia nelle campagne di Morra, contrada di Assoro (EN), insieme alla famiglia. Ed è qui che, per sottrarla alle persecuzioni razziali, nasconde per circa tre anni la collega di studi, la scultrice ebrea Ingeborg Franck Hunzinger, insieme al compagno di lei, il pittore tedesco Helmut Ruhmer.

La mostra, cui è dedicato un corposo catalogo con numerosi interventi critici ed un testo originale della scrittrice Giovanna Giordano, è scandita in quattro sezioni espositive ed ha un approccio trasversale ed inclusivo grazie a numerosi contenuti multimediali. Insieme a un’installazione di arte ambientale di Umberto Naso per una riflessione sul senso del paesaggio e la sua tutela, i visitatori troveranno un video d’epoca restaurato e commentato dal curatore, le stampe 3D di alcune sculture che il pubblico può toccare con le proprie mani ed una straordinaria animazione digitale delle opere di Romano (un progetto a cura di Enrico La Rosa, responsabile dell’allestimento espositivo) per un viaggio virtuale dentro la natura ed i personaggi dei quadri del maestro siciliano.

«La mostra sdogana Elio Romano da quella che è la critica d'arte e lo consegna alla storia», spiega il curatore Vittorio Ugo Vicari, che ha iniziato a studiare Romano sin dagli anni Novanta quando era alla scuola di specializzazione di Firenze e negli archivi fiorentini ha approfondito la conoscenza grazie a documenti e bozzetti studio del maestro siciliano. «Da storico dell'arte, infatti, ho adottato un metodo umanistico che studia i contesti, la mentalità, la cultura che gravitano intorno all'autore. Così il catalogo che, con un approccio interdisciplinare, propone contributi che parlano molto dei contesti: da quello familiare e personale a quello sociale entro cui opera, fino ad arrivare alle macrostrutture della produzione e della critica coeva».

Libero Elio Romano 1909 - 1996, esposizione ad ingresso gratuito visitabile dal lunedì al giovedì (orario 9 - 13) e dal venerdì alla domenica (orario: 9 - 13 / 16 - 19), rappresenta pertanto l’occasione per conoscere meglio uno dei maestri del Novecento. E noi, soprattutto in questi giorni di festa, non possiamo far altro che invitarvi ad approfittare di questa bellissima proposta culturale.

(Fonte: Ufficio Stampa ABACT / ANSA)

 

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