
Dalla depressione al Covid-19, quando la diagnosi arriva grazie agli algoritmi

Dalla depressione alle malattie della pelle, fino ad arrivare al Covid-19 e ai tumori, l'Intelligenza Artificiale (AI) si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nell’ambito dell’assistenza sanitaria, aiutando i medici a diagnosticare e a curare le malattie più diverse.
Abbiamo così una serie di algoritmi in grado di valutare con estrema cura migliaia di dati clinici per arrivare ad una diagnosi accurata, con applicazioni che possono dare una grossa mano a risolvere anche l’atavico problema dello smaltimento delle liste d'attesa.
Le applicazioni potenziali sono già numerose. Ad esempio, Google ha appena presentato “Dermatology Assist”, uno strumento diagnostico che, basato sull'AI, è capace di riconoscere 288 malattie di pelle, capelli ed unghie, partendo semplicemente da una foto che il paziente potrà caricare sull’app e da qualche domanda a cui dovrà contestualmente rispondere.
Invece, all’ultimo meeting della Acoustical Society of America è stato presentato dalla professoressa Carol Espy-Wilson dell’Università del Maryland un software che, sempre basato sull'AI, “sente” la depressione nelle parole pronunciate più lentamente e con più pause.
L'Intelligenza Artificiale può essere anche addestrata per imparare ad identificare anomalie nelle immagini utilizzate per le diagnosi, come ecografie e radiografie. Altre applicazioni sono allo studio per le malattie neurodegenerative e per diagnosticare i tumori. Altre ancora, poi, sono entrate in gioco con la pandemia di Covid-19: si pensi a quelle utilizzate per predire il rischio della forma grave della malattia o per selezionare, tra farmaci già in uso, quelli potenzialmente utili contro il coronavirus.
In conclusione, possiamo aggiungere che il binomio AI - Salute rappresenta un settore assai vivace e remunerativo: infatti, secondo dati Morgan Stanley, il mercato globale per AI in sanità è in forte crescita e ci si attende che salirà dai circa 1,3 miliardi di dollari attuali (oltre 1,1 miliardi di euro) ai 10 miliardi di dollari (quasi 9 miliardi di euro) nel 2024.
(Fonte: ANSA)
In copertina: Foto di Luis Villasmil on Unsplash
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