Monreale, in mostra la ceramica di grandi artisti come Picasso e Warhol

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Redazione
03/07/2025 - 23:21

Garantire l’origine, l’autenticità e la promozione della ceramica di qualità e della tradizione ceramica italiana. Questo lo scopo principale del Consiglio Nazionale Ceramico (CNC) del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico), organo che assegna i marchi CAT (Ceramica Artistica e Tradizionale) e CQ (Ceramica di Qualità) e che negli anni ha stabilito che ad essere riconosciute di antica ed affermata tradizione ceramica fossero ben quarantasei città italiane.

Tra queste abbiamo Monreale (PA) che, fino al prossimo 8 dicembre, ospita la mostra Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti. L’esposizione, promossa dal Comune di Monreale attraverso l’Assessorato ai Beni Culturali in collaborazione con la società produttrice Renaissance srl, è curata da Vincenzo Sanfo. Allestita nella Sala Novelli del Complesso Monumentale normanno Guglielmo II, bene materiale UNESCO che gode del patrocinio dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana), Da Picasso a Warhol ha aperto al pubblico lo scorso 20 giugno.

In un percorso imperniato su sette temi (Un percorso storico; Cina, tra poesia e contestazione; Latino America e la forma del colore; Presenze italiane; Concettuale d'autore; La gioia della Pop Art; La ceramica al femminile), la mostra presenta circa cento opere in ceramica, terracotta e porcellana (piatti, brocche, tazze, sculture e oggetti decorativi) realizzate da sessanta artisti e provenienti da collezioni private.

«La ceramica d’artista rappresenta, all’interno del panorama delle arti visive del Novecento, uno spazio liminale e affascinante, sospeso tra l’eredità artigianale e la volontà di sovvertire i confini convenzionali tra le discipline. La mostra qui proposta si articola come un’indagine ampia e plurivoca sul rapporto tra alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte moderna e contemporanea e l’universo plastico e tattile della ceramica, intesa non come supporto secondario, ma come vero e proprio luogo di sperimentazione linguistica. Essa raccoglie oltre cento opere, selezionate secondo un criterio non cronologico ma dialettico, inteso a valorizzare non soltanto le singole personalità, ma soprattutto le convergenze e le tensioni tra poetiche, territori e genealogie culturali», scrive il curatore Vincenzo Sanfo nel testo introduttivo di Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti.

Con una varietà di riferimenti, profondamente personali o vicini a correnti artistiche, l’esposizione si presenta dunque come un’antologica senza confini né geografici né stilistici, che ripercorre l’approdo della ceramica, tradizionalmente collocata nel campo dell’artigianalità, al campo dell’arte e della sperimentazione linguistica. Si parte dalla svolta impressa da Pablo Picasso a metà del Novecento, quando iniziò a frequentare Vallauris, in Francia, avvicinandosi alla produzione della ceramica del luogo.

La grande produzione di ceramiche firmata da Picasso, per un totale di oltre tremila pezzi prodotti dalla fabbrica di Madoura in Costa Azzurra, influenzò, infatti, le generazioni successive di artisti abitualmente dediti ad altre forme di arte, come la pittura, quindi non ceramisti puri. Si va, così, dalle avanguardie storiche di Sonia Terk Delaunay e Marc Chagall a quelle di Andy Warhol e di Salvador Dalì: il primo, con la rappresentazione delle inquietudini e ironie della cultura di massa della Pop Art, l’altro, con la rappresentazione del sogno surrealista trasferito nella ceramica.

Tra i differenti approcci all’arte fittile e della ceramica d’autore, Salvatore Fiume, Luigi Mainolfi, Marco Lodola e Marco Nereo Rotelli rappresentano, in questa mostra, la complessità della ricerca plastica italiana, mentre le esperienze femminili di Marina Abramović, Yayoi Kusama, Louise Bourgeois, Paola Gandolfi e Jenny Holzer testimoniano un approccio radicale, preciso e consapevole all’arte della ceramica, con precise connotazioni personali.

L’esposizione si pone anche come panoramica ampia sull’arte e i contributi che tanti artisti ad ogni latitudine hanno portato nella millenaria realizzazione e decorazione dell’oggetto in ceramica. Diversi, in questa rassegna, gli artisti e le artiste che hanno conciliato la propria ricerca e il proprio stile con il radicamento territoriale, come espresso dai cinesi Ai Weiwei, Pan Lusheng, Zhang Hong Mei e Xu De Qi, ma anche dagli artisti sudamericani, come Nicolás Leiva, Darío Ortíz, Gustavo Aceves e José Bedia, che riattivano il mito e il simbolo nelle loro opere, rifacendosi alle antiche tradizioni Maya e Azteca, e Julio Le Parc che, invece, applica alla ceramica le sue ricerche sulla luce e percezione ottica.

Originale ancora, infine, il contributo proposto dagli artisti del Nord America, Jean-Michel Basquiat, Keith Haring e Sol LeWitt, che affrontano il medium ceramico come spazio di traduzione di una poetica già consolidata, i primi due nella Street Art, e LeWitt nell’arte concettuale e nel movimento minimalista.

«Nel suo insieme, la mostra non si propone come una semplice rassegna antologica, ma come un dispositivo critico, capace di restituire la molteplicità di approcci che la ceramica ha assunto nella cultura artistica degli ultimi due secoli. Il dialogo tra artisti, geografie, materiali e forme si riflette anche nel rapporto con il territorio ospitante, che da sempre conserva una tradizione ceramica radicata, in particolare nelle aree dell’Italia meridionale e centro-settentrionale. Le produzioni storiche di Vietri, Faenza, Caltagirone o Deruta rappresentano non soltanto un precedente tecnico, ma una memoria diffusa che risuona in alcune delle opere esposte, suggerendo affinità elettive e risonanze sotterranee. Nel porre in relazione questi percorsi, la mostra assume anche una funzione educativa e di consapevolezza, riaffermando il valore della ceramica quale luogo di mediazione tra culture, linguaggi e temporalità, in un momento storico in cui la riflessione sulla materia, sul gesto e sulla manualità torna al centro del discorso artistico contemporaneo», sottolinea Vincenzo Sanfo nella conclusione del suo testo introduttivo all’esposizione.

 

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La mostra Da Picasso a Warhol. La ceramica dei grandi artisti sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.30, sabato e domenica chiusura alle 19. Costo del biglietto: 8 euro.

Per info: +39 380 7841266 - E-mail: booking@renexhibitions.com.

 

In copertina: Pablo Picasso - Uccello con ciuffo (piattino in ceramica, diametro 14,5 cm) - 1952

 

Immagini all’interno:

1) Andy Warhol - Serie di 24 formelle (porcellana) - 1987 ©Provenienza Rosenthal

2) Zhang Hong Mei - Senza titolo (vaso in terracotta con applicazione di tessuto dipinto a mano, altezza 15 cm) - 2024

3) Jean-Michel Basquiat - Glenn (piatto in porcellana bianca Limoges)

 

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