
Niente smartphone e tablet prima dei 2 anni

No a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire. Limitarne l'uso a massimo un'ora al giorno nei bambini tra i 2 e i 5 anni e al massimo due ore al giorno per quelli tra i 5 e gli 8 anni.
Arriva per la prima volta dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) un documento ufficiale sull'uso di cellulari, smartphone, tablet nei bambini da 0 a 8 anni di età.
Le linee guida dei pediatri italiani, pubblicate sull'Italian Journal of Pediatrics, sono state presentate a Roma in occasione del 74° Congresso Italiano di Pediatria, proprio in un momento in cui in Francia, ad esempio, i cellulari vengono vietati a scuola.
In Italia otto bambini su dieci tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori. E mamma e papà sono troppo spesso permissivi: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Il documento sconsiglia, inoltre, programmi con contenuti violenti e soprattutto dice no al cellulare “pacificatore”.
«Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali. Ma come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini non possiamo trascurare i rischi documentati di un'esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet», spiega Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria.
Numerose sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neurocognitivo, il sonno, la vista, l'udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli.
«È importante - aggiunge Elena Bozzola, segretaria nazionale SIP - porre ai bambini dei limiti e trovare dei modi alternativi per intrattenerli e calmarli. I genitori dovrebbero dare il buon esempio, limitando l'utilizzo dei device perché i bambini sono grandi imitatori».
(ANSA)
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