FerdinanDea, a Sciacca il nuovo affascinante progetto de Le Vie dei Tesori

Autore:
Redazione
24/03/2022 - 02:51

Passato. A poche miglia da Sciacca, una colonna di fumo sembra uscire dal mare: passano alcuni giorni e, come per magia, emerge un lembo di terra, figlio di cenere e lapilli eruttati dal vulcano Empedocle, che ancora sonnecchia nei fondali. È il luglio del 1831 e le potenze straniere mirano a quei quattro chilometri quadrati strategici per le rotte nel Mediterraneo; prima gli inglesi, poi i francesi, infine re Ferdinando II di Borbone: tutti rivendicano il possesso dell’isola che il sovrano chiama Ferdinandea. Si è prossimi alla guerra, ma Ferdinandea sembra avere un’anima, non ci sta a diventare merce di scambio e si inabissa, beffando i contendenti. L’isola può dunque essere vista come un simbolo di libertà, di pace e di una natura possente che non si piega all’uomo e alla brama di conquista dei potenti (quasi inutile sottolineare l’attualità del messaggio), oltre a far nascere quel patrimonio immenso che sono i coralli di Sciacca riemersi dagli abissi con l’eruzione.

Presente. Nasce da quanto vi abbiamo raccontato l’idea di FerdinanDea, il nuovo progetto de Le Vie dei Tesori che organizza a Sciacca una edizione primaverile del suo Festival: tre weekend alla scoperta della città tra visite ai luoghi, narrazioni, tour, pesca notturna, mostre, visite ai laboratori del corallo. E un videomapping in notturna nell'atrio del Museo del Mare e delle Attività Marinare di Sciacca, firmato da Odd Agency e visitabile ogni giorno dall'1 al 10 aprile (non solo nel weekend), dalle 19.30 a mezzanotte.

Il tutto viene declinato sul mito dell'isola che (non) c'è, o dell’isola pensante come, invece, la dipinge da trent'anni Franco Accursio Gulino che esporrà, nello Spasimo ritrovato, una mostra che è una summa del suo lavoro e che tesserà con i suoi dipinti un filo rosso tra i luoghi aperti alle visite. Un museo diffuso legato tutto da FerdinanDea, dove in ogni luogo si potrà scoprire un'opera.

A Sciacca ritornano così Le Vie dei Tesori - dal prossimo sabato, 26 marzo 2022, a domenica 10 aprile, con il supporto del Comune - con una edizione inedita che precede di poco la Pasqua, tre weekend in cui si potranno visitare alcuni luoghi simbolo della cittadina, prima fra tutti la Chiesa dello Spasimo che, chiusa da anni, ha riaperto le porte nel corso dell'edizione autunnale del Festival. Poi, torri campanarie, collezioni private, case d'artista, giardini segreti, chiese dimenticate; il videomapping farà rivivere la forza della natura sul prospetto del Museo del Mare e delle Attività Marinare appena intitolato ai due archeologi Vincenzo e Sebastiano Tusa.

E ancora le esperienze e le passeggiate, che saranno tantissime: su un aereo biposto si volerà sulla città, i sub più esperti potranno immergersi sul vulcano sommerso dell'isola Ferdinandea.

Si potrà sfrecciare nei vicoli stretti su una coloratissima Ape, visitare le botteghe degli orafi ed assistere al lavoro dei ceramisti, partecipare alla pesca in notturna o andare a lezione di uncinetto.

«Un'edizione che ancora una volta mette in mostra la bellezza della nostra città, puntando a fare della Ferdinandea un altro punto di forza della nostra comunità e un luogo unico per i visitatori che, a breve, avranno un motivo in più per trascorrere brevi o lunghi periodi a Sciacca. La Fondazione, su richiesta dell'amministrazione, donerà al termine del Festival un progetto di massima per la realizzazione di un museo multimediale sulla Ferdinandea all'interno del Museo del Mare. Vogliamo infatti dotare Sciacca, tramite il PNRR, di una nuova e moderna esperienza museale che, coniugando tecnologia e narrazione, consentirà ai visitatori di immergersi nell’azzurro mare che abbraccia la Ferdinandea», affermano il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, e il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura, Gisella Mondino.

«Ho scoperto l'isola Ferdinandea trent'anni fa, grazie all'opera del grande artista Franco Accursio Gulino che ne ha fatto un'icona di libertà e di pace che sfugge alla bramosia di potere dell'uomo. Da allora sogno di dedicarle un progetto per riportare alla luce la sua storia, per farne patrimonio comune. Il destino ha voluto che succedesse adesso, quando il messaggio che ci ha lasciato Ferdinandea è diventato di drammatica attualità. Celebriamo così a nostro modo il valore della pace e il rifiuto della violenza», dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.

 

In copertina: Chiesa dello Spasimo

 

Per saperne di più

www.leviedeitesori.com

 

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