
Disagio giovanile: arriva App To Young, l’applicazione che dialoga con i ragazzi

Si chiama App To Young ed è un’applicazione che dialoga con i ragazzi per aiutarli ad affrontare il loro disagio. Al di là dello schermo del cellulare, un team di psicologi qualificati è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ascoltare, aiutare e indirizzare chi vive un momento difficile. È gratuita, di facile utilizzo e sempre attiva. L’applicazione è stata realizzata dall’Associazione Fiorenzo Fratini ONLUS e dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con la collaborazione del Comune di Firenze e il supporto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer. Il progetto è stato presentato presso il Palazzo Vecchio di Firenze alla presenza del sindaco Dario Nardella e dei testimonial dell’iniziativa, il calciatore Federico Chiesa e la blogger Beatrice Ambra Zanotto.
DISAGIO GIOVANILE: INTERESSA OTTO RAGAZZI SU DIECI
Depressione, irritabilità, apatia, solitudine e senso di isolamento. Abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Disturbi alimentari. Incomprensioni familiari, bullismo, autolesionismo e comportamenti suicidari. Sono le diverse manifestazioni di uno stesso malessere di fondo: il disagio giovanile. Secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme più o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi è sfociato in gesti di autolesionismo. La presenza di questi comportamenti è descritta in letteratura come un fattore correlato ad un aumentato rischio di suicidio in adolescenza. Al Bambino Gesù, in particolare, negli ultimi sei anni, il numero degli accessi al pronto soccorso per gesti autolesionistici o comportamenti suicidari è decuplicato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra gli under 20 (seconda solo agli incidenti stradali), la depressione colpisce quasi un ragazzo su dieci e l’anoressia - la malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità - colpisce l’1% delle ragazze.
APP TO YOUNG: COS’È E COME FUNZIONA
L’applicazione è disponibile per tablet e smartphone. Si può scaricare gratuitamente da Google Play e Apple Store. Occupa pochissima memoria, è operativa 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e garantisce privacy e completo anonimato.

Dopo una semplice schermata di registrazione (con un nickname), all’utente viene proposto un questionario sviluppato dal team di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù, che serve a delinearne il profilo e a recepire immediatamente le sue esigenze.
Una volta completato il questionario, il ragazzo ha due possibilità: può contattare direttamente il numero verde del Centro di ascolto dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per parlare con uno psicologo, oppure può optare per l’accesso ad una chat peer-to-peer con un suo coetaneo (monitorato in diretta da uno psicologo qualificato), che saprà ascoltarlo e consigliarlo con la sensibilità che solo un ragazzo può avere nei confronti di un altro ragazzo. I giovani che rispondono in chat fanno parte del gruppo Youngle, servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling sui social network rivolto a e gestito da adolescenti, promosso dal Comune di Firenze.
App To Young è uno strumento utile anche per genitori e insegnanti: la funzione “Voglio parlare di qualcuno” permette, infatti, di chiedere consiglio anche per un amico, per un figlio o per uno studente che magari non ha la forza o la possibilità di chiedere aiuto, incentivando la solidarietà e mettendo in luce situazioni che altrimenti non emergerebbero.
Per qualsiasi ulteriore informazione è a disposizione di tutti il sito web www.apptoyoung.it.
«La mancanza di comunicazione e la difficoltà a mettere in atto le richieste di aiuto per paura di essere giudicati o non compresi sono alcuni degli ostacoli che si frappongono tra i ragazzi che soffrono e chi potrebbe aiutarli», spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù. «App To Young è nata proprio per dare ai giovani con una qualche forma di disagio uno strumento adatto alle loro necessità, che sia sempre a portata di mano, per confidarsi e, se necessario, cercare aiuto. Con il supporto di personale qualificato, l’obiettivo è aiutarli a superare i momenti critici e prevenire le potenziali conseguenze».
«L'Associazione Fiorenzo Fratini Onlus è orgogliosa di aver ideato e contribuito, insieme all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, al lancio di App To Young, un progetto molto importante e unico nel suo genere, in un momento di grande disagio diffuso tra i ragazzi», dichiara la presidente Giovanna Cammi Fratini. «Ci è voluto più di un anno di lavoro per vedere completato il progetto. Tutto questo è stato possibile grazie alle istituzioni, alle associazioni e ai professionisti - ognuno leader nel proprio settore - che ci hanno affiancato. Il risultato finale ci ripaga dell’impegno e ci auguriamo possa essere di aiuto a tanti giovani in difficoltà».
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