Distretti Cibo, costituita la rete soggetto “C.I.B.O. in Sicilia” proponente del “Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete”

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Redazione
19/07/2019 - 08:04

È stata costituita a Catania la rete soggettoC.I.B.O. (Cultura, Identità, Biodiversità, Organizzazione) in Siciliache proporrà, forte anche di un ampio partenariato territoriale, l’istanza per il riconoscimento delDistretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Rete” al bando dell’Assessorato Regionale per l’Agricoltura sui Distretti del Cibo.

La rete, costituita con atto notarile, riunisce le filiere strutturate e organizzate dell’agroalimentare, della pesca e del turismo siciliane con particolare attenzione alle produzioni di qualità certificate, in un’ottica di promozione della biodiversità, dell’eco-compatibilità, della tutela dell’ambiente, della sicurezza alimentare e del consumatore: Distretto Agrumi di Sicilia, Distretto della Pesca e Crescita Blu, Distretto Turistico Dea di Morgantina, BioDistretto Valle del Simeto, Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP, Associazione Gusto di Campagna, Consorzio di Ricerca Filiera Carni, Soc. Coop. Agr. APO Associazione Produttori Olivicoli, Associazione Regionale della Filiera Frutta in Guscio. Nella rete entreranno a breve anche il BioDistretto Terre degli Elimi e il Distretto Ortofrutticolo di Qualità del Val Di Noto.

La rete soggetto è aperta all’ingresso successivo di altre realtà rappresentative di filiere strutturate dell’agroalimentare e del turismo che vorranno entrare nel “Distretto del Cibo delle Filiere e dei Territori in Rete”. Presidente della rete è stato designato Angelo Barone, imprenditore della filiera carni. Vicepresidenti: Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu e Francesco Ancona (anche tesoriere), in rappresentanza delle produzioni biologiche.

Il progetto delDistretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in Retesegna dunque un nuovo deciso passo in avanti verso la presentazione dell’istanza di riconoscimento, così come previsto dal bando in scadenza la prossima settimana. Il progetto di distretto del cibo si basa sull’Accordo di Distretto già approvato da tutti i soggetti che fanno parte della rete e dalle altre realtà del territorio in qualità di partner: GAL/FLAG, comuni ed altri enti pubblici, le organizzazioni di categoria e dei consumatori, le associazioni di rappresentanze e tutela dell’agricoltura biologica, le realtà sociali e di promozione turistica, le singole imprese non associate a organismi di filiera già rappresentati nella rete appena costituita. L’Accordo di Distretto definisce le modalità di cooperazione tra i sottoscrittori, obiettivi e struttura di governance del costituendo Distretto, stabilendo criteri chiari per i tanti che hanno già manifestato la propria intenzione di farne parte e per chi vorrà entrare in futuro.

È in via di definizione anche il programma di Distretto che sarà alla base dell’attività distrettuale e riassumerà esigenze e progettualità di tutte le realtà coinvolte e farà parte integrante della documentazione che verrà presentata al bando regionale.

 

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