Aumentati in 10 anni tra i giovani i disturbi mentali come ansia e depressione

Autore:
Redazione
24/07/2019 - 12:00

In crescita tra i giovanissimi i disturbi mentali, come ansia e depressione.

Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of Abnormal Psychology secondo cui nelle altre classi di età nello stesso periodo non si è invece riscontrato un trend in crescita.

Lo studio è stato condotto da Jean Twenge, autrice del libro iGen (pubblicato in Italia da Einaudi con il titolo Iperconnessi) e docente di psicologia presso la San Diego State University; ha coinvolto oltre 200.000 adolescenti di 12-17 anni tra 2005 e 2017, e quasi 400.000 adulti di 18 anni o più per un periodo che va dal 2008 al 2017.

Il tasso di individui che hanno riferito sintomi depressivi è aumentato del 52% negli adolescenti tra 2005 e 2017 (passando dall'8,7% al 13,2% dei teenager) e del 63% tra i giovani adulti di 18-25 anni tra 2009 e 2017 (passando dall'8,1% al 13,2%). C'è stato anche un aumento del 71% dei giovani adulti che hanno lamentato forte stress (dal 7,7 al 13,1%) e del 43% del tasso di giovani che hanno dichiarato di pensare al suicidio (dal 7 al 10,3% dei giovani).

«Lo studio suggerisce che condizionamenti culturali (come l'abuso tecnologico e la carenza di sonno che ne deriva) possono avere effetti devastanti sul cervello in via di sviluppo dei teenager. I disturbi mentali possono sfociare proprio dall'incapacità del cervello di adattarsi alla velocità dei cambiamenti imposti dallo sviluppo tecnologico e dai nuovi trend culturali. Il problema ha dimensioni pandemiche e sarà necessario sviluppare interventi mirati e capire meglio come la comunicazione digitale favorisca i disturbi dell'umore o addirittura l'ideazione suicidaria», spiega all'ANSA Graziano Pinna, neuroscienziato della University of Illinois at Chicago.

«Bisogna reintrodurre i tradizionali canali di socializzazione faccia a faccia limitando l'uso degli smartphone, evitando che interferiscano con il sonno, preziosissimo per il cervello in sviluppo dei giovani. No, quindi, a telefoni o tablet in camera da letto durante la notte. Vanno spenti almeno un'ora prima di andare a letto», conclude Graziano Pinna.

(ANSA)

 

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