Sport fai da te? Sì, ma attenzione ai rischi
“Mens sana in corpore sano” è un antico adagio, ma sempre in voga, con il quale già qualche millennio fa si soleva definire il complesso e biunivoco rapporto tra benessere psichico e fisico. Dietro e oltre questa espressione, con l'inevitabile mutamento delle abitudini sociali, occorre ridefinire i contorni di ciò che è davvero sano e cosa non lo è, al di là delle possibili apparenze.
Svariati studi scientifici hanno dimostrato che uno stato di salute ottimale può essere raggiunto soltanto quando le componenti corpo e mente sono sane, ossia in assenza di patologie, armonicamente sviluppate e resilienti rispetto alle inevitabili negatività esterne. Forse un soggetto perfettamente “sano”, sotto il profilo medico, può non esistere, ma di sicuro gli stili di vita corretti, l'attenta alimentazione, l'attività fisica, rapporti sociali, amicali e affettivi appaganti, un ambiente salubre contribuiscono a delineare il profilo di una persona la cui salute è ben garantita.
Proprio l'attività fisica, ed in particolare quella fai da te, è al centro della nostra riflessione, poiché rappresenta uno dei fattori più importanti per mantenere uno stato di salute ottimale. Tuttavia bisogna anche riflettere sui rischi, più o meno gravi, di un'attività o uno sport praticati in maniera scorretta e senza i basilari controlli medici che dovrebbero precederli ed accompagnarli.
Proprio di recente, un 48enne catanese è morto a causa di un improvviso malore mentre praticava jogging sul lungomare della città. Purtroppo non è il primo ed unico caso, ma è utile una riflessione che vada oltre la statistica e guardi ad un orizzonte più ampio. Chi svolge attività motoria conosce il proprio corpo? Prima di cimentarsi in qualsiasi sport fai da te si effettuano i dovuti accertamenti medici preliminari? Sappiamo cogliere tutti i segnali che l'organismo ci manda? Siamo sicuri che la sola “sensazione” percepita di benessere porti benefici senza rischi? Non è facile rispondere a tutte queste domande, però è giusto centrare l'attenzione su cosa andrebbe fatto e cosa evitato.
Esistono delle preziose linee guida diramate proprio dal Ministero (“Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione”) che analizzano lo stato di salute psicofisico di soggetti-tipo in rapporto alla possibilità di praticare sport e attività motoria. Una lettura approfondita di questo documento è utile per tutti, ma in particolare per anziani, bambini, sottocategorie quali donne in gravidanza e allattamento, diabetici, trapiantati ed altri. Ovviamente si tratta di specifiche situazioni, per le quali si presume che i soggetti inclusi si apprestino all'attività fisica sotto controlli medici e non in totale autonomia.
Tuttavia i rischi esistono anche per coloro i quali non si trovano in nessuna delle categorie di cui sopra. Nella maggioranza dei casi un soggetto sano che pratica sport in maniera scorretta può andare incontro a banali infortuni, guaribili purché ben curati, nonché affaticamento o problemi posturali ma il rischio è anche quello di reiterare, senza accorgersene, un danno di modesta intensità, portandolo poi alla sua cronicizzazione. Ci sono poi casi più estremi, che portano a danni severi se non oltre, ma non bisogna fomentare nemmeno l'allarmismo. Nell'era del web e dei devices ricchi di app per mantenersi in forma non mancano poi gli usi impropri di tabelle di allenamento, esercizi fai da te e quant'altro. Attenzione, siamo tutti diversi e ciò che è idoneo per uno può non esserlo per un altro. Dunque occhio alle spie d'allarme, non vanno trascurate.
Per saperne di più
www.ilpapaverorossoweb.it/article/integratori-lo-sport-tra-benefici-e-dubbi
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Autore
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Andrea Cuscona è giornalista pubblicista dal 2005, catanese, classe '82, laureato in Culture e linguaggi per la comunicazione. “È impossibile non comunicare”. Da questo innato meccanismo parte la sua propensione al giornalismo e alla scrittura, declinati attraverso varie esperienze su carta stampata, TV, radio e web. Si considera uno spirito libero, è impegnato in cause sociali e coltiva diverse passioni.